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Decreto Sostegni 2021: le principali novità

Decreto Sostegni 2021: le principali novità
Diritto e fisco

Con il Decreto Sostegni 2021, il Consiglio dei Ministri stanzia 32 miliardi di euro per interventi articolati in diversi settori, quali ad esempio: sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore; lavoro e contrasto alla povertà; salute e sicurezza; sostegno agli enti territoriali; ulteriori interventi settoriali.

Decreto Sostegni: contributo a fondo perduto per imprese e professionisti

Si prevede un “contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro”.

Per questi benefici, potranno presentare richiesta, come è dato leggere nel comunicato di Palazzo Chigi, ” i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile”.

Sono individuate cinque fasce di ristoro basate sul fatturato 2019: 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro; 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro; 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro; 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro; 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro.

Importante novità sul contributo a fondo perduto per imprese e professionisti è che viene eliminato il riferimento ai codici ATECO e innalzata a 10 milioni di euro la soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari: un meccanismo di calcolo, quindi, più equo e con coefficienti premianti per le piccole e medie imprese.

Gli aiuti non possono essere inferiori a 1.000 euro per le persone fisiche, a 2.000 euro per le persone giuridiche e non possono essere superiori a 150.000 euro per beneficiario. Il contributo viene erogato con bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

Particolare attenzione è data anche alle start up che possono accedere ai ristori previsti.

Decreto Sostegni: altre misure per i lavoratori autonomi

E’ incrementato di 1,5 miliardi di euro il Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti, che, nel 2020, hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019.
Fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna, con una quota destinata ai maestri di sci.

Ulteriori interventi per i seguenti settori gravemente colpiti: fiere, manifestazioni fieristiche internazionali e congressi;
cultura e spettacolo, mostre e musei; matrimoni ed eventi privati; attività commerciali o di ristorazione nei centri storici; filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

Vi sono nuovi stanziamenti per il finanziamento del piano vaccinale e per il sistema sanitario, di cui: 2,1 miliardi di euro aggiuntivi per l’acquisto di vaccini anti-Covid; 700 milioni di euro aggiuntivi per l’acquisto di farmaci anti-Covid; nuove risorse per il Commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 e per la logistica della campagna vaccinale; fondi per la produzione di vaccini in Italia; 50 milioni aggiuntivi per i Covid hospital; possibilità anche di realizzare la vaccinazione nelle farmacie.

Leggi anche Il Decreto Ristori diviene legge: cosa è previsto

Decreto Sostegni: gli aiuti al reddito dei lavoratori

La cassa integrazione ordinaria senza contributi addizionali è prorogata fino al 30 giugno 2021 ;fino al 31 dicembre 2021, la cassa integrazione in deroga e assegno ordinario legati all’emergenza «Covid»; la cassa integrazione salariale per operai agricoli è prorogata per un massimo di 120 giorni fino al 31 dicembre 2021.

Il blocco dei licenziamenti è prorogato fino: al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende, che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria e agricoltura); al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario).

Rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione; indennità ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello sport; rifinanziamento del reddito di cittadinanza con 1 miliardo di euro stanziato; 1,5 miliardi di euro per l’estensione del Reddito di emergenza, con 3 nuove mensilità; fondo a tutela dei lavoratori fragili nel settore pubblico e privato e proroga dei  navigator.

Decreto Sostegni: scuola, università e ricerca

Sono finanziati: 150 milioni di euro aggiuntivi per lo svolgimento di attività extracurriculari, dirette a favorire il recupero delle competenze di base e promuovere la socialità dei ragazzi; aumento di 150 milioni del Fondo per il funzionamento delle scuole, per la sicurezza delle scuole e il potenziamento della didattica a distanza; incremento del Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e degli enti di ricerca.

Decreto Sostegni: sostegno agli enti locali

Incremento delle risorse per il ristoro delle minori entrate: 260 milioni di euro per le Autonomie speciali e 1 miliardo di euro per gli enti territoriali; 250 milioni di euro per i Comuni relativi all’imposta di soggiorno; rimborso delle spese sanitarie sostenute dalle Regioni nel 2020 per l’acquisto di dispositivi individuali e di beni sanitari riguardanti l’emergenza; 800 milioni di euro aggiuntivi destinati al trasporto pubblico locale.

Previsto il rinvio di alcuni termini, tra cui lo spostamento al 30 aprile (dal 31 marzo) del termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali.

Decreto Sostegni: misure fiscali

Sono cancellate le cartelle esattoriali fino a 5.000 euro relative al periodo dal 2000 al 2010, per i soggetti con reddito inferiore a 30.000 euro; definizione agevolata degli avvisi bonari per i periodi di imposta 2017 e 2018, per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019; proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile 2021.

 

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